L’opera
I soggetti dell’opera sono Chagall e la moglie Bella. Alle loro spalle Vitebsk, la cittadina della Bielorussia, dove i due sono nati e dove vivevano all’epoca. I due sposi sono ritratti mentre stanno consumando un pic nic. Chagall guarda verso di noi con un largo sorriso, espressione inusuale nei ritratti, se ci pensate. Esprime tutta la sua felicità mentre con la mano tesa tiene la moglie che si vibra, anch’essa felice nell’aria. Anche lui sembra sollevato da terra grazie all’amore che lo lega alla donna. È un po’ come se i due si muovessero su piani diversi, lui cammina sulla terra, e Bella è una specie di angelo che si libera in cielo.
All’epoca lui aveva 22 anni, si era trasferito a San Pietroburgo in cerca di fortuna. Di tanto in tanto, però, ritornava a trovare la famiglia in Bielorussia, e qui si innamora di Bella.
Il fatto che Bella stia volando cattura subito la nostra attenzione, rende il dipinto affascinante, curioso. La metafora dell’amore come volo sarà utilizzata diverse volte da Chagall nei suoi dipinti.
La scena emana spensieratezza, evoca amore e libertà. Esattamente gli stati d’animo che avranno provato in quel periodo della loro vita. Il loro matrimonio, la nascita della loro bambina, sono indubbiamentele note che compongono la danza della loro gioia. I due si tengono per mano, simbolo di unione e complicità. Mostrano come l’amore sia talvolta irrazionale, al di sopra di qualsiasi altra cosa trascendente. Entrambi sorridono al pubblico e lo coinvolgono in questo moto di leggiadri sentimenti ed emozioni. I colori sono vivaci e le tonalità sottolineano i diversi soggetti e campi visivi rappresentati. Tutte le case appaiono dipinte della stessa tonalità del prato, con un’unica eccezione. Sullo sfondo più lontano infatti appare quella che pare essere una chiesa o una sinagoga, più eterea e “rosata”. Una scelta cromatica dovuta al fatto che quel luogo si occupava di cose spirituali, meno concrete e materiali.
Nel dipinto ritroviamo inoltre altri simboli quali l’uccellino che tiene nella mano sinistra, che rappresenta la libertà e il contatto con la natura che l’amore per Bella sembra donargli. Guardando con attenzione, sullo sfondo a sinistra si nota una cavalla in lontananza intenta a brucare l’erba. Elemento sempre di connessione con la natura e della passione che si nutre.
Lo stile del dipinto risente dell’influenza cubista con cui Chagall entrò in contatto a Parigi. Nel suo caso però le linee non sono così spigolose e taglienti. Le sfumature rendono più morbida la rappresentazione. L’atmosfera risulta irreale e quasi fiabesca soprattutto per i colori utilizzati in netto contrasto tra di loro.
L’opera più che un dipinto potrebbe sembrare un’illustrazione. Un’immagine che va a completare la favole della buona notte. La rappresentazione di un lieto fine in cui il sorriso di lui sembra evocare la celebre espressione “e vissero tutti felici e contenti”.
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